Biblioteca Comunale Quarantotti Gambini
via delle Lodole 6
18 – 30 novembre 2013
Inaugurazione: lunedì 18 novembre ore 11.30
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Organizzata dall’ACCRI di Trieste in collaborazione con il Servizio Biblioteche Civiche del Comune di Trieste,
Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, giovedì dalle 9 alle 19, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.
Alla fine del Quattrocento nel mondo si sviluppò un imponente e mostruoso traffico di essere umani: la Tratta degli Schiavi. Si stima che nel corso di quattro secoli non meno di quattordici milioni di africani furono catturati e deportati dai mercanti europei nelle piantagioni americane, costretti a lavorare in condizioni infernali fino alla morte. Gli storici, inoltre, valutano in 10-18 milioni il numero di persone strappate dai loro villaggi dai trafficanti arabi, che fin dal 700 controllavano le rotte schiaviste nel mar Rosso, nell’oceano Indiano e nel deserto del Sahara.
Nel 1887 un vescovo cattolico, il cardinale francese Charles Martial Allemand Lavigerie, lanciò una campagna antischiavista con l’obiettivo di fermare l’ignobile «commercio dei negri». Oggi, a distanza di 125 anni da quella storica iniziativa, i Missionari d’Africa, Padri Bianchi e Suore Bianche, ravvivano l’opera di denuncia del loro fondatore attraverso una mostra fotografica – Spezziamo le catene! – che illustra il dramma della schiavitù (abolita solo formalmente) in Africa, dall’epoca delle navi negriere ai giorni nostri.
La ricerca immagini e la realizzazione dei testi è stata curata della redazione della rivista Africa (www.missionaridafrica.it).
Nel contesto dell’esposizione, venerdì 22 alle ore 11, Simonetta Dalla Gassa educatrice attiva nell’ambito dei diritti delle donne immigrate, parlerà de “La tratta oggi in Italia. Esperienze di accoglienza”.
La mostra si iscrive nell’ambito del 7° Travelling Africa, rassegna di cinema e cultura africana.
Specchi del Sud per un cinema che riflette
Questo è lo slogan di Travelling Africa, manifestazione culturale giunta alla sua settima edizione. Una manifestazione nota, in effetti, come rassegna cinematografica, in collegamento con il “Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina” di Milano; ma le proposte che negli anni si sono via via aggiunte ai film sono così diversificate che lo slogan richiederebbe forse un aggiornamento, ad esempio “Specchi del Sud per una riflessione culturale fuori dagli stereotipi”.
E’ un po’ lungo, certo, ma perché parlare soltanto di cinema (tre serate, comunque), quando vi sono due mostre, “Spezziamo le catene” alla biblioteca comunale Quarantotti Gambini su un tema purtroppo ancora di attualità (il dramma della schiavitù dalle navi negriere ai giorni nostri) e “Aleksandrinke” al Narodni dom, su un frammento di storia locale legato all’Egitto? E due incontri di riflessione sulla mostra (il 19 e il 22), con la partecipazione di testimoni qualificati. E il 18 la fiaba africana (del Camerun) per i bambini. E siccome, se l’occhio vuole la sua parte, lo vuole anche il palato, la consueta cena africana, organizzata dall’Associazione Donne Africa per la sera del 25 novembre presso la pizzeria Mediterranea.
Ma parlavamo di una riflessione fuori dagli stereotipi: chi più adatta, dunque, di “Aleksandrinke”, mostra fotografica che illustra la storia di un’emigrazione a rovescio, non dall’Africa all’Europa, ma dal Carso all’Africa?
Ci sono anche i film, comunque. Tre serate, al Cinema dei Fabbri, dove saranno proiettati “God save the green” (il 21) con la presenza dei registi, sul tema del ritono alla terra in aree urbane, “Tey” (il 26), film senegalese che ha vinto il Fedspaco, il più importante festival del cinema africano, che si tiene annualmente a Ouedaogou, in Burkina Faso, ed una serata di cortometraggi (il 27) provenienti da vari paesi africani. Per stimolare la visione dei film, ogni proiezione sarà preceduta da un happy hour equosolidale presso la Biblioteca del Mondo-ACCRI, a pochi passi dalla sala cinematografica, tra film, affiches e libri di cinema africano.
Per un’informazione più completa sulle iniziative, qui appena accennate, sedi, date, orari, è possibile consultare il sito dell’ACCRI, www.accri.it.
La manifestazione è stata possibile per la collaborazione di molti partner, alcuni collaudati, come Donne Africa, La tenda della luna, La Cappella Underground, LaREA e una new entry, l’associazione slovena Društvo za ohranjanje kulturne dediščine aleksandrink; per il servizio gratuito di molti volontari, per i contributi del Comune di Trieste e della regione Friuli Venezia Giulia e per il sostegno di alcuni sponsor, che verranno indicati nel corso delle iniziative.