Le pratiche filosofiche anche in biblioteca con Dylan Dog

Quattro incontri alla biblioteca Q. Gambini di via delle Lodole 6,
Incontri aperti ai ragazzi tra i 13 e i 18 anni: 27 novembre e 4, 11, 18 dicembre,  alle 17.30

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La biblioteca Quarantotti Gambini chiama un consulente filosofico a colloquiare con i ragazzi su temi che da sempre suscitano le loro domande: il mostruoso che convive con il normale, l’occulto, le apparenze, il complotto politico e/o eversivo perpetrato da poteri oscuri, il male… Le pratiche filosofiche si prestano, per lo stile discorsivo e dialogico, a interpellare in modo interattivo un pubblico di ragazzi. In calendario 4 incontri, tutti di mercoledì, con DYLAN DOG e i suoi mostri, aperti ai ragazzi tra i 13 e i 18 anni: 27 novembre e 4, 11, 18 dicembre, con inizio alle 17.30, a cura del consulente filosofico Alessandro Di Grazia.
La serie di incontri , quattro per l’esattezza, si rivolge ai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni.
Per frequentarli bisogna contattare la biblioteca allo 040 0649556, dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 19, e venerdì e sabato dalle 9 alle 13, o scrivere a 
 bibliocom@comune.trieste.it
Seguendo, attraverso Il confine, titolo del numero 122 degli album, Dylan Dog al limite tra la vita e la morte, si indagherà per scoprire “la verità” dei personaggi che popolano il racconto e dei loro tormentosi incubi.
La filosofia è soprattutto saper pensare le cose e saperle descrivere in modo adeguato, specie quelle che ci colpiscono e che quindi non ci lasciano indifferenti nella vita.
Le pratiche filosofiche creano uno spazio discorsivo su tematiche che coinvolgono chi vi partecipa. La filosofia diviene un “saperci fare” col pensiero per restituire parola a ciò che tende a rimanere afasico. Delinea, circoscrive ciò che tende a rimanere confuso, indistinto, mettendo in luce criticamente ciò che appare come semplice “dato”.
Durante gli incontri, utilizzando strumenti multimediali, verrà proposta la lettura in comune di Dylan Dog, da cui iniziare una discussione condivisa. Sia per i contenuti che per la fonte da cui le storie nascono Dylan Dog rappresenta uno specchio dei turbamenti della nostra società post moderna, turbamenti che prendono corpo specialmente tra gli adolescenti.

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